Il pittore che più di ogni altro ha saputo raccontare la geografia delle emozioni, la solitudine, il silenzio e l’attesa. Quella di Hopper è un’America popolare, silenziosa e misteriosa, capace di influenzare pittori come Rothko e Banksy, cineasti come Alfred Hitchcock e David Lynch, ma anche fotografi e musicisti. Ma chi era davvero questo artista riflessivo e maestro della narrazione chiamato Edward Hopper? E come ha fatto un illustratore in difficoltà nato nello stato di New York a creare una tale quantità di capolavori in grado di parlare alle persone comuni così come agli esperti? Il documentario diretto da Phil Grabsky analizza a fondo l’arte di Hopper (1882-1967), la sua vita e le sue relazioni personali, dagli esordi al rapporto con la moglie Jo, che abbandonò la sua promettente carriera artistica per fargli da manager.
Il pittore che più di ogni altro ha saputo raccontare la geografia delle emozioni, la solitudine, il silenzio e l’attesa. Quella di Hopper è un’America popolare, silenziosa e misteriosa, capace di influenzare pittori come Rothko e Banksy, cineasti come Alfred Hitchcock e David Lynch, ma anche fotografi e musicisti. Ma chi era davvero questo artista riflessivo e maestro della narrazione chiamato Edward Hopper? E come ha fatto un illustratore in difficoltà nato nello stato di New York a creare una tale quantità di capolavori in grado di parlare alle persone comuni così come agli esperti? Il documentario diretto da Phil Grabsky analizza a fondo l’arte di Hopper (1882-1967), la sua vita e le sue relazioni personali, dagli esordi al rapporto con la moglie Jo, che abbandonò la sua promettente carriera artistica per fargli da manager.