Il 12 maggio in piazza Roma, alle 9.42, Saremo presenti proprio nell’ora in cui iniziarono a cadere le bombe, davanti alla lapide che non dice – per dire noi- per commemorare le vittime e chiedere alla cittadinanza una ferma condanna di tutte le guerre.
Il 12 maggio di quest’anno ricorre l’80esimo anniversario del bombardamento americano di Chiavari e Lavagna che provocò 83 vittime innocenti, uomini, donne, e bambini uccise dalle 93 tonnellate di esplosivo sganciate dai 37 aerei del 456th Bomb Group.
In tutti questi anni su quest’episodio gravissimo, che sconvolse la cittadinanza, sono calati troppi silenzi, omissioni e rimozioni dettate dal nuovo quadro e dagli equilibri politici formatisi all’indomani della Liberazione dal nazi-fascismo. La stessa lapide posta a ricordo di tale episodio non spiega nulla, contraddicendo le parole che riporta: “la guerra lascia morti e feriti, la pace mantiene il ricordo e impone la memoria”. La memoria appunto che manca perché la frase non spiega, non dice, resta generica.