Da Giovedì 22 Marzo fino al 1° Maggio 2018, Palazzo Rocca ospiterà la mostra “Edoardo Mazzino. La conservazione dei monumenti e la difesa del paesaggio in Liguria”, curata da Francesca, Emilia e Lorenza Mazzino, in collaborazione con il Mibact e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Genova.
Dopo la celebrazione dei cento anni della sua nascita con una mostra a Palazzo Ducale, gli schizzi, le annotazioni, le schedature e le analisi arrivano a Chiavari, fornendo non solo una testimonianza sul metodo di lavoro dell’architetto Mazzino, in Soprintendenza dal 1950 al 1974, ma soprattutto un percorso utile per capire la sua visione, decisamente in anticipo rispetto agli anni della ricostruzione post-bellica.
L’architetto Mazzino, classe 1917, fu Soprintendente ai Monumenti della Liguria dal 1964 al 1973, ha diretto a Chiavari il restauro della Chiesa Nostra Signora delle Grazie e della facciata del Palazzo “dei portici neri”. Nel corso della sua carriera ha studiato e restaurato numerosi complessi monumentali in Liguria, tra cui (nella Riviera di Levante) Valle Christi, l’Abbazia di San Fruttuoso, le chiese di San Niccolò dell’Isola di Sestri Levante e di Sant’Ambrogio di Uscio.
Edoardo Mazzino fu uno dei più attenti studiosi del paesaggio e fra i primi a mettere in guardia dai rischi di un uso dissennato del territorio; l’architetto aveva previsto il pericolo di un incontrollato sviluppo urbanistico sull’ambiente, un equilibrio delicato, dove ogni cambiamento doveva fare i conti con il passato. L’analisi e la tecnica di restauro dei monumenti non possono essere scollegati dal paesaggio naturale e trasformato dall’uomo e dai problemi inerenti alla situazione del monumento e alla sua tutela.
Durante la sua carriera non si occupò solo della sua città, Genova, ma tutelò anche il Promontorio di Portofino, le Cinque Terre, unendo così confini geografici, geologia, economia e sociale.
La mostra si articolerà in una ventina di pannelli che illustreranno l’attività di Mazzino nel Tigullio e in particolare a Chiavari, con scritti e disegni originali, pubblicazioni e lettere dell’architetto tratte dall’archivio della famiglia Mazzino.
Come iniziative collaterali, si alterneranno conferenze dedicate all’attività di restauro e conservazione di Mazzino, tenute dall’arch. Gianni Bozzo (già Soprintendente per Beni Ambientali e Architettonici per le Province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli), dall’arch. Roberto Leone (Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio) e dall’arch. Francesca Mazzino, figlia di Edoardo e docente di Architettura del Paesaggio all’Università di Genova ( in allegato gli appuntamenti previsti).
Orario di visita: tutti i giorni dalle 16 alle 19.
Sabato, domenica e festivi: 10-12 / 16-19.