Mercoledì 29 gennaio alle ore 11, presso l’Auditorium San Francesco di Chiavari, Lunaria Teatro presenta, in occasione del Giorno della Memoria, lo spettacolo ‘La guerra non mia’, di Paolo Portesine e con Paolo Portesine e Ludovico Portesine. L’ingresso è libero.
L’alpino della divisione Cuneense Lodovico Portesine, classe 1918 racconta, attraverso le sue parole interpretate dal figlio attore Paolo, le vicissitudini da lui patite in prima persona, inizialmente in Albania, poi nella disastrosa campagna di Russia, che ha per drammatico epilogo la prigionia in Siberia, dove il racconto si ferma.
Una cronaca cruda, disincantata, di fatti realmente accaduti nei più tragici momenti del nostro esercito durante la II Guerra Mondiale, dove gli eroismi sono dettati dalla disperazione, dalla fame e dal desiderio di sopravvivere: la ritirata dal fronte del Don e la storia sventurata dell’ ARMIR, il gesto che gli varrà la medaglia al valore, la disfatta, e infine il viaggio di trenta giorni sui vagoni piombati verso i campi di lavoro, dove arriva a pesare 32 chili.
Lodovico Portesine stesso (i prossimi saranno 101 anni) è presente in scena con il suo cappello d’alpino, testimone vivente di una storia incredibilmente vera in ogni particolare.
Ascolta i ricordi della sua gioventù in divisa, li rivive e li fa rivivere al pubblico con la voce del figlio, accompagnato da un pianoforte e da immagini dell’epoca, in una galleria di volti, di emozioni, di fotografie indelebili di quei tragici eventi: il giovane caporale legato fuori dalla trincea da un superiore per folle punizione, l’amico che decide di andare a morire camminando verso il nulla, lo zoccolo di un mulo rosicchiato per giorni come unico pasto.
E’ una guerra che potrebbe essere qualsiasi guerra, dove non ci sono eroi che marciano cantando, ma c’è freddo, fame, paura, odore di escrementi e sangue.Un potente monito per non dimenticare la follia di ogni conflitto.