Proseguono le iniziative de Il Bandolo versione social.
Venerdì 12 Marzo, dalle ore 8 in poi, si potrà visualizzare sulla pagina Facebook del Bandolo e sul canale YouTube l’intervento di Arturo Sica.
Psicoterapeuta, fondatore e presidente dell’”Associazione White Dove Progetto Educazione”, studia per molti anni all’estero specializzandosi in Bioenergetica con J. Grossman (San Francisco State University -USA) e presso l’Istituto di Bioenergetica Berkeley (California – USA).
Nel 1987 fonda e diventa presidente dell’Associazione “Vivere con – affrontare insieme la malattia grave” in cui presta consulenza psicologica ai malati e alle loro famiglie. Il lavoro in questo ambito prosegue tutt’oggi con l’associazione di volontari “Braccialetti Bianchi” che lavora all’interno dell’Hospice dell’Ospedale San Martino.
Dal 2002 si occupa di paternità con il progetto “Uomo, Maschio, Padre” oggi “Padri e Figli” fornendo consulenza psicologica alle famiglie e lavorando a progetti di formazione rivolti ad operatori del settore, volontari e studenti.
Nel 2011 avvia il Progetto Lato Oscuro: percorso per uomini autori di violenza. Nel 2019 partecipa al “Progetto Parent” con un percorso di formazione rivolto agli operatori degli asili nido, denominato “1000 giorni” . È anche consulente per il Senato della Repubblica nella “Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere”. L’impegno di Sica contro la violenza sulle donne si riscontra anche nella sua attività di supervisore di realtà impegnate sul campo come il “Centro Italiano Femminile” di Chiavari e il Centro Antiviolenza della Provincia di Savona “Telefono Donna”.
Sica analizza le difficoltà che stiamo attraversando ispirandosi ad un film del ’93 di Wim Wender Così lontano così vicino. Le relazioni sospese. Così è sospesa la nostra esistenza, spesso viviamo nella nostalgia di accudimento. Depressione, allontanamento dagli altri, difficoltà della vita umana. Abbiamo la capacità di reagire? Attraversare tutto questo ci può rinforzare, come una sfida, un rito di passaggio, noi abbiamo gli strumenti per farlo, perché abbiamo gli strumenti per “uscir a riveder la stelle” come dice Dante quando finisce il suo percorso nell’Inferno ed inizia la sua ascesa attraverso il Purgatorio verso il Paradiso.